una vita fatta di numeri
numeri cha avevano divorato la sua fantasia
ogni evasione gli sembrava un'errore
aveva un unico diversivo
che spesso gli sembrava una colpa
il sabato mattina andava a pesca
ma anche quì c'erano i numeri
numeri di pesci sfuggiti,abboccati
peso specifico,calcoli di probabilità
lo chiamavano il ragionier cipolla
per quel velo che si formava sui capelli
unti di uno strano intruglio
di un'antica ricetta
aveva il viso tondo e liscio
proprio come una cipolla
una mattina d'un autunno di nebbia
mentre lanciava,l'amo
si impigliò ad un ramo all'indietro
e con i piedi nel fiume scivolò
mentre i pesci curiosi gli danzavano intorno
no fu mai più trovato anche perchè il mare
non era molto lontano
ogni tanto su quella sponda c'è un mazzo di fiori
che nessuno ha visto mai posare
qualcuno dice sia una donna che ravviva il ricordo
chi un cane, chi addirittura un pesce sfuggito a quell'amo
io l'altro giorno ho incontrato uno che sosteneva
che più volte in quel posto aveva sentito contare
di certo quella morte ebbe bisogno di numeri
i carabinieri misurarono la profondità dell'acqua
i passi all'indietro per la rincorsa del lancio
la lunghezza del filo, il tempo dell'agonia
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dal volume: un temporale acclamato con nuvole
dirottate -michael santhers-