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Pubblicata il 12/09/2003

Orlando e la sua spada
si scagliano veementi
sull'invasore Moro
usurpator del regno
e teste cader vedi
tra lo stridor di ferri;
grida il Furioso,
rosseggia la sua lama,
e la finzion di scena
ormai non riconosci
nè riesci a restar fermo
là, sulla tua poltrona,
travolto dal galoppo
fatto con suon di bocca
da un vecchio siciliano
Puparo in estinzione.


(Con questo brano si chiude una sorta di trilogia dedicata agli Artisti di quella che, con Michele, ho definito l'archeologia dello spettacolo: gli Artisti di strada, i Clowns ed i Pupari siciliani).

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Avissi voluto scriviri macari chista in siciliano, ma non ci arriniscii.
E pensa che, a parte qualche piccolo stralcio in TV, non ho mai assistito all'Opra.
T'abbrazzu
Tano

il 12/09/2003 alle 12:37

Peccato che, come dice anche Sera, sia una forma di spettacolo in via di estinzione, solo che non c'è Italia Nostra a proteggerla.
Grazie della visita e del voto, un caro saluto.
Gaetano

il 12/09/2003 alle 12:41

Torno a rileggerti dopo giorni di assenza! E mi piace assai questa epica e colorata rievocazione, rappresentazione lirica fortemente evocativa di un fantastico mondo, purtroppo in estinzione!
Un caro salutone Gaetano e a risentirci presto!
Max

il 12/09/2003 alle 13:21

Caro Max, ho piacere di rileggerti perchè forse vuol dire che la parte più pesante del rientro lavorativo si è esaurita.
Le altre due della trilogia te le farò leggere su carta.
Buon fine settimana, ci sentiamo la prossima.
Gaetano

il 12/09/2003 alle 14:33

Quanta emozione e quanta partecipazione personale in questa poesia... dire che è bellissima è dire poco e davvero, con le due che l'hanno preceduta, può a buon diritto fregiarsi del titolo di "archeologia dello spettacolo". Complimenti! Un salutone.
Michele

il 12/09/2003 alle 15:41

Mondi "passati " che tu fai rivivere.. in versi piacevoli..ed è sempre bello leggerti !!
un abbraccio
marcella

il 12/09/2003 alle 17:14

Grazie Michele, ho davvero molto piacere che tu le abbia gradite.
Amo molto il teatro e le forme di spettacolo dirette, ma buon (cattivo?) romano-metropolitano ho ripreso a frequentarli solo da poco, da quando cioè - avendoci casa - possiamo assistere agli spettacoli organizzati dal Teatro Mancinelli di Orvieto. E ti garantisco che il suo cartellone non è secondo a nessuno di qui a Roma, estate e inverno.
Un caro saluto
Gaetano

il 12/09/2003 alle 19:26

Grazie B, ho voluto dare un po' di rilievo a delle forme di spettacolo ormai dimenticate dai più ma che sono forse, a mio parere, le più genuine.
Un caro saluto.
Gaetano

il 12/09/2003 alle 19:28

Già, purtroppo sono passati e restano nella memoria di un numero sempre minore di persone: eppure io credo che siano le espressioni più genuine dell'arte di fare spettacolo.
Un abbraccio a te
Gaetano

il 12/09/2003 alle 19:31