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Pubblicata il 10/09/2003

E fu la notte il giorno,
buio sulla collina,
ché il cielo ebbe vergogna
d'assistere impotente
al macabro rituale
del sacrificio estremo
d'un Uomo sopraffatto
da volontà di Dio
e un Dio che nel dolore
ha sublimato l'Uomo.

Figlio di falegname,
fu singolar destino
di spegner la tua vita
coi chiodi sopra un legno.

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Mi piace molto...la trovo diretta, scorrevole e limpida; che attesta senza coinvolgimento personale un fatto religioso.
Un saluto e complimenti!
Pablita

il 10/09/2003 alle 21:52

I N R I

L'ultima grave ingiuria a Gesù scritta dagli uomini senza fede e senza bontà alcuna.

Molto bella la tua riflessione.
ciao dottore.
ladina pat.

il 10/09/2003 alle 22:02

Grazie per i complimenti e per la visita.
Per la verità, il coinvolgimento personale (piuttosto profondo) è alla base di questo mio pensiero, rivolto tuttavia più all'Uomo che si dispera e chiede il perchè della sua morte, che al Dio che fino all'ultimo è capace di chiedere il perdono per i suoi carnefici.
Un saluto a te
Gaetano

il 10/09/2003 alle 22:05

La scelta del titolo, che tu hai saputo cogliere con molta precisione, voleva rimarcare, tra gli altri, anche questo aspetto.
Ciao Pat e grazie
Gaetano

il 10/09/2003 alle 22:09

leggendoti ho rivisto davanti agli occhi la scena del film di pasolini sulla morte del nazareno...un brivido di pena e di umana vergogna che sempre mi prende pensandoci...ti abbraccio cri

il 10/09/2003 alle 22:11

Grazie Cristina, di cuore: non ci avevo pensato, ma proprio quel film è stato e resta uno dei miei preferiti in assoluto.
Un bacione
Gaetano

il 10/09/2003 alle 22:51

Sai cosa mi porta a questi versi, ne abbiamo parlato un po' (e molto ancora ci sarebbe da dire).
E quel che mi stravolge non è tanto il Dio nell'Uomo ma piuttosto l'Uomo nel Dio, con i suoi tormenti, le sue angosce, i suoi dubbi, i suoi perchè, che sono i nostri, di tutti i giorni. E chi sa se anche noi sapremo avvicinarci al Divino ed avere le risposte che ci mancano.
Grazie per avermi dato modo di fare queste altre considerazioni, ti abbraccio
Gaetano

il 10/09/2003 alle 23:00

Grazie dolcezza! E' solo l'espressione di qualcosa che pian piano cresce in me.
Bacetti etti (e perchè così pochi?) chili chili.
Doc

il 10/09/2003 alle 23:04

Bella questa poesa, davvero efficace ed incisiva.
Fa pensare ...
Complimenti
Lory

il 10/09/2003 alle 23:37

Grazie cara amica, per l'attenzione ed i complimenti.
Un caro saluto
Gaetano

il 11/09/2003 alle 07:45

due plausi..il primo alla profonda religiosita' di LUpo...il secondo all'analisi umano-agnostica di Mes, entrambe profondamente da riflettere per una ,come me, ancora in cerca della definizione dell'espressione piu' alta di Religiosita'
Vi ringrazio entrambi
Buenas dias
Luna

il 11/09/2003 alle 08:38

Caro Walter, parto dal fondo: perfettamente d'accordo sul merito della crocifissione ma non l'ha inventata il cristianesimo bensì i Romani che,insieme a tante cose buone, l'hanno esportata per il mondo conosciuto. E' divenuta un'icona perchè il concetto del martirio del Cristo, Dio o Uomo non fa differenza, non poteva - io credo - essere rappresentato in altro modo.
Per quanto attiene la prima considerazione, pur avendo io voluto sottolineare maggiormente l'aspetto dell'uomo, posso assicurarti che più analizzo e valuto quest'uomo in tutte le sue manifestazioni più mi si manifestano i suoi lati sovra-umani: almeno questo è quel che sta avvenendo in me da qualche tempo.
Un abbraccio
Gaetano

il 11/09/2003 alle 11:54

Amica carissima, ti ringrazio per aver definito la mia religiosità "profonda": forse lo sono le sue radici, ma quel che appare è solo una timida pianticella che cerco di far crescere, nella speranza che possa presto divenire una solida quercia.
E questo non posso che augurarlo anche a te ed alla tua ricerca.
Un abbraccio
Lupo

il 11/09/2003 alle 12:00