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Pubblicata il 08/09/2003
Oh lunga notte scevra di assassinio
oh tu remoto e troppo alfin dimenticato
tu murmure del fondovalle oscuro
tu murmure dei corni a fondovalle
voi siete, poiché cetre del mattino
e non che uno squarcio è la mia finestra,
voi siete la rugiada e l'aria che
domanda mai non chiede, voi
voi siete quanto siete e ora la notte
non placa il languire in codesta stanza
e tace la sanguinolenta piaga
voi siete, poiché oh qui sul discrimine
sommo tra il perduto e gli innominabili,
oh augello sei posato alla finestra
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oh voi siete... noi siamo... cosa siamo?

Bella riflessione

Ciao
Dario

il 08/09/2003 alle 13:02