PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/09/2003
Percorro i confini

Di un perimetro stretto

Cercando smarrito la fuga

Con lo sguardo e le mani

Con un senso di folle richiamo


Impenetrabile cella senza falla o spiraglio

Solo un duro continuo metallo uniforme

Su cui impatta la mente sconfitta


Galleggiare su un cielo cobalto

Sentendo svanire anche il gusto

Di godere lo schianto

Nessun gesto che ricordi grandezza

Solo il lento marcire di ferro nel fango.
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molto bella !!
un saluto

Dina

il 08/09/2003 alle 09:00

Veramente molto bella E apprezza il complimento venuto da chi ha sofferto in passato di questa fobia.
Ciao Umberto

il 08/09/2003 alle 09:26

Grazie Dina,

Un saluto

Monte

il 08/09/2003 alle 09:29

Grazie Umberto,

Questa agorafobia era più metafisica che reale.
Ma capisco perfettamente ciò che vuoi dire. Ciao.

Monte

il 08/09/2003 alle 09:31

Bella! Ne avevo scritta una poco tempo fa con lo stesso titolo ma accentata...regolarmente.
N.

il 08/09/2003 alle 09:31

Meno male che ho diversificato l'accento!
Eh Eh , scherzo

Grazie nemoprofeta.

ciao

Monte

il 08/09/2003 alle 09:32
Jul

Poesia di forte tensione con una chiusa strepitosa.
Complimenti,
Jul

il 08/09/2003 alle 10:37

Grazie della tua attenzione e del tuo commento, Jul.

Ciao

Monte

il 08/09/2003 alle 10:41

Bella!!! hai trasmesso molto bene questo sentire creando una duplice chiave di lettura...
ciao!
ac

il 08/09/2003 alle 12:33

sei sempre attenta a ciò che scrivo, ti ringrazio.

Ciao

Monte

il 08/09/2003 alle 13:09

Ovvero del malessere dell'esistere... molto penetranti le immagini specialmente verso la fine, quel "Galleggiare su un cielo cobalto

Sentendo svanire anche il gusto

Di godere lo schianto". Perplesso invece sull'accento tonico che non può essere in quella posizione... nel titolo...
Un caro saluto
Axel

il 08/09/2003 alle 13:54

Grazie Axel,

Come sempre attento.

L'accento posto sulla penultima è quello che vuole la dizione anglosassone, quella che dimentica sempre le origini.

é voluto.

Ciao

Monte

il 08/09/2003 alle 15:07

Pronto a gustare la rivincita del cuore.

Certo è che ogni rivincita passa attraverso la sincera analisi di ciò che si è vissuto.

Questo, in qualche modo, è un terreno di confronto con il nostro modo di essere uomo.
Nella sua miseria e nella sua nobiltà.

da lì in poi, l'uomo, come tu insegni , vive.

Ciao

Montecristo

il 08/09/2003 alle 16:38

..con un senso di folle richiamo...

tutto e' folle cio' che non e' comprensibile...
e cosa c'e' di piu' incomprensibile della vita?

LUna

il 08/09/2003 alle 17:21

meno male che resta incomprensibile ...

Ciao

Monte

il 08/09/2003 alle 17:36