E nel vano tentennar
l' animo mio scopre te...
Languidi sguardi i miei
occhi lambiscono e piccole
e profonde smorfie sull'
angelico tuo volto dendono
me cieco alla vista del sole,
sordo al sentir le onde del
mare, insensibile persino
all' estivo calore.
Di miele le tue labbra le
mie sfiorano e in me gioie
e stupori sempre nuovi si
propagano.
Le nostre pelli, come i nostri
animi si sfiorano, lasciando
dietro il loro fantastico
percorso tepori inaspettati.
Lo stupendo epilogo è però
segnato dall' incrocio dei
miei occhi con i cristallini
tuoi, che con il loro limpido
splendore aprono in me le
maestose porte della speranza.
07/08/2003 21:41