finale pieno di amerezza.
allora... fallo per te!
è comunque un bel traguardo.
bella, come tutte le tue.
ciao, abbraccio
pat.
...ehi ehi....cos'è questo senso di arrendevolezza? non ti si addice.......
e cmq...ci sono momenti in cui bisogna correre e... giustamente gettare il cuore oltre l'ostacolo per sopravvivere....ma ci sono anche, e forse più momenti, in cui camminare col sole in faccia, passeggiare persi in un pensiero, è molto più importante.....
FARE SOLO QUELLO che ti piace e che ti fa star bene....questo è il segreto...tutto il resto non conta...
Un caro saluto...
Mary
Amara ironia, ma simpatica anche, nelle considerazioni sull'eterno competere... a che pro?
Un abbraccio
Axel
Ti rileggo dopo diverso tempo caro Andrea, e sempre con grande interesse. Cogli in questa sapida poesia diversi aspetti e nodi che contraddistinguono l'umana pulsione e condotta, e la tua in particolare. Merita una riflessione più accorta. Mi limito ad apprezzarne l'acuta ironia, la pragmatica linearità di pensiero che tuttavia porta infine ad un eccesso di amarezza soggettiva, di disillusione intensa, di "vuoto". Credo che in fondo occorra anche muoversi nella direzione dell'invenzione, della fantasia, della consapevole passione, della curiosità, per riempire la vita oltre le pur oggettive ragioni che inducono al disincanto. Come esaurire l'argomento se non con una bella chiacchierata? :-) Speriamo a presto, amico!
Un caro abbraccio.
Max
in altre tue, eri piu' ironicamente aggressivo...o Andrea, occhehai fatta in queste vacanze? ..stancato , he???....mhhhhhhhh
bibrbaccione!!
hehehe
un grande saluto
ma son sempre la tu' Lunetta de' boschi?
Grazie, Pat. E' un bel traguardo dici ? Il punto è che io mi sono stancato dei traguardi e mi voglio godere il sole in faccia.
Un bacio
Andrea
In certi momenti bisogna correre, dici ? Forse è proprio questa costrizione che non accetto più. Poi la nostra sopravvivenza si è ridotta alla carriera, all'auto più bella, alle velleità estetiche. Forse i nostri progenitori non si sono mai posti il dilemma sul correre o no, perchè si sa che le lepri corrono veloci e se non ti adegui, muori di fame. Ma noi ? No, noi corriamo veramente per niente. Siamo stracolmi di traguardi. La scuola, il matrimonio, la casa, i figli, il lavoro. E poi ? E se in fondo all'ultimo traguardo non ci fosse veramente nessuno ad aspettarci ?
Grazie, Mary.
Un bacio
Andrea
Hai ragione, caro Max. E' un'intensa sensazione di vuoto quella mia degli ultimi tempi e tu con la sensibilità che ti è propria, l'hai puntualmente colta in ogni mia poesia. Il punto è proprio in ciò che tu affermi. Coltivare gli incanti, le passioni, la fantasia. In una sola parola, vivere il presente. Ma è difficile, almeno per me lo è.
Grazie, amico. Ho saputo che non sarai presente alla cena del 27. Spero nella prossima, allora.
Un caro abbraccio a te
Andrea
Le vacanze sono una gran brutta bestia, Lunetta. Hai troppo tempo per pensare. :-)
Come un sei più la mi Lunetta dei boschi! E ci mancherebbe artro ! :-))) Te sei la Lunetta de Boschi Motosi !! :-P
Purtroppo è stato un rientro un po' movimentato è non ho molto tempo..
Un bacione
Andrea da Cispiolandia.
fporse è vero...questa vita è una corsa...ostacoli e dossi...siepi e dolori col rischio di arrivare al nastro senza che ci sia nessuno ad applaudirti...a dirti bravo ...sei il migliore....ma forse vale la pena di correre, magari non troppo affannosamente ...magari senza sforzare troppo il cuore...metafora molto bella...un bacio cri
....sai dopo aver letto la tua risposta...devo ammettere che hai proprio ragione.....non esiste il "si deve" ma se si vuole.....e se si vuole.....ci dev'essere veramente un reale motivo......
ma hai proprio ragione...te ne do atto.....alla fine che tu corra o cammini....o strisci.....arriverai sempre nello stesso identico posto dove era designato che arrivassi....
buonanotte
Mary
Molto bella Andrea, con il forte contrasto tra l'ironia iniziale che si fa sarcasmo e l'amarezza conclusiva.
Nel principio ispiratore anch'io avevo iniziato una mia con il lanciare il cuore oltre il passo, ma forse le mie conclusioni furono più positive: non credo che al traguardo ci sia il vuoto, anche se la vita spesso ci spinge a pensarlo.
Un caro saluto.
Gaetano