Fioco, d'un colpo il respiro si tace
Nell'aree, ne' campi
Resta non voce a Natura, non volto
Tutto è pece (lo sarà per molto?)
Il mondo ha stasera
Un sapore mai colto: tutto è pace
Sera, e il Creato nei giacigli ampi
Di dolcezza si pasce
Nei ridenti campi di quella vera
Menzogna de' sogni ch'è speme mera
Fa di vita raccolto
Chi vive di chimere e di rimpianti
Cosa ti fa quel muro consumare
Un tale mondo di grida percuotere
Sbranare rabbiosa aere
D'altro silenzio il vuoto colmare?
Dove di che essere sazio riscuotere
Per poi ad ardere nel sole tornare
Il buio infiammmare
Combusti brandelli, forse occhi, muovere?
Solo, il capo a pendere
Da mani adunche piegato sull'orlo
Da un antro spalancato un nome, un urlo