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Pubblicata il 22/08/2003
ogni tanto il vento si fermava
per ascoltare le anime in pena
che barattavano un sollievo
in cambio di un domani
che non gli interessava

poi ripartiva e si divertiva
a irritar le mimiche
preparate per durare

gli alberi danzavano
e facevano rumore
un insieme di fruste
per spaventare
domare animali
pronti ad uccidere
in cambio di niente

senza nuvole
son certo
venne giù dell'acqua
le lacrime degli amori
che piangevano
per essersi incatenati
con troppa forza
con troppa fretta

il pianto si seccò
e gli occhi rimasero a metà
come una finestra che si presta
a luci e ombre

era il giorno della ricorrenza
degli abbagli
finte gioie per anime
per troppo tempo statiche
e che coprivano una quiete ansia

michael santhers -da pensieri che non dormono mai
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"... era il giorno della ricorrenza degli abbagli..."
sono questi i passi della tua poesia che trovo forti e folli e che mi danno il senso di questo testo dai toni surreali dove si percepisce un senso del vuoto di esistenze senza più sogni.

Un bacio
Kat

il 22/08/2003 alle 21:21

geniale il tuo commento
-mi invade la felicità
che anche in un mare di incomprensioni
in cui ho navigato
vale la pena di scrivere
anche per una sola persona

il 23/08/2003 alle 03:16