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Utente eliminato
Pubblicata il 09/02/2001
Un pentagramma di stelle
questa notte fatale ci dona
dove parole di sale
pendono scabre
dalle tue labbra asciutte
capitale dilapitato nel tempo.
Eppur non era così
quando nel cielo frullavamo
colombi liberi e immortali.
Quando mille molliche di neve
miravamo dietro finestre
oblò nel centro
di una vita pimpernel.
Quando sognavoi tuoi capelli di grano stendersi lenzuoli
su un letto di stelle,
e tu cullavi i miei sogni
adagiati su crateri di luna.
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