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Jul
Pubblicata il 21/08/2003
Sordi e ciechi reciprocamente
figli dello stesso Dio.
Fratelli di un credo diverso
come comprendersi?
Inventare una nuova lingua
senza attribuire
al nostro Dio personale
la perfezione
(sembrerebbe che qualche Dio
non sia imparziale con i propri figli)
forse costruiamo quel Dio
a nostro piacimento,
paghiamo sempre
questa errata interpretazione.
Dicotomia del diverso.
La lucida follia della tua fede
(orientale) ci fa paura.
Al confronto
la nostra finta bontà
non regge.
Ma non riesco a capire
e tu non riesci a capirci.
Ci sono giorni
uguali per tutti
ed il profumo dei fiori
è lo stesso,
ma cogliere quei fiori
assume significati diversi:
noi li portiamo nei cimiteri
per confortare i morti
voi ne fate cadaveri
per vite spezzate.
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Grazie per la dedica, cara Giulia, la vera via passa attraverso un sicretismo totale di tutte le religioni, tutte le fedi, tutte le teorie filosofiche, anche se ci isono contraddizioni sono solo apparenze... noi viviamo in UNA realtà, e dobbiamo adeguarci e cercare di capire, trovare ciò che unisce e non ciò che divide... la verità non ha un'etichetta blu che dice "IO ho ragione"... Il discorso è lungo, ma il tuo pensiero è chiaramente e bene espresso.
Ti abbraccio
Axel

il 21/08/2003 alle 19:23

Se ascoltassimo il nostro cuore,luogo da dove scaturisce il verbo del divino che è in noi,non ci sarebbero differenze.Il problema è che ascoltiamo la mente,luogo dove ognuno ha impressa l' immagine del proprio Dio .Le religioni scaturiscono da grandi maestri illuminati,ma le loro parole(Ormai traviate) valgono per gli uomini di quel tempo e luogo.Se ascoltassimo il nostro cuore scopriremmo che Dio non è così lontano.
Un bacio
Malcom

il 21/08/2003 alle 23:26

Bisognerebbe avere il coraggio (da parte di taluni) di ammettere che le finte religioni personalistiche hanno finito con il far ritenere, a molti, di essere non soltanto i detentori della Verità, ma Dio stesso...! Mentre, in realtà, loro creano Dio a loro immagine e somiglianza! Ed è un dio miserevole e piccolo.
E' ben altro!
Mi sembra questo il senso del tuo sfogo indirizzato a un caro amico del sito, dalla visione grande e profonda e che avrà sempre qualcosa da dire, da dirci, da dirsi!
Come forma/manifestazione di Un Logos Eterno e Immutabile che si porge all'universo sotto varie forme.
Un caro saluto
Er

il 22/08/2003 alle 07:31
Jul

Avevo letto la tua " Guerra di Bagdad " ed avevo letto i commenti dove si evidenziavano diverse perplessità. Ti ho dedicato pensiero occidentale (che avevo scritto già da tempo) forse anche per cercare di mitigare la polemica che si stava creando sulla tua poesia, ma mi rendo conto che la mia è presunzione perchè ognuno ha il proprio punto di vista. L'etichetta blu in effetti non esiste.
Ciao,
Giulia

il 22/08/2003 alle 15:16
Jul

Condivido pienamente il tuo pensiero, assolutamente quando affermi che certe religioni valevano per uomini di altri tempi e luoghi.
Ricambio il bacio,
Giulia

il 22/08/2003 alle 15:18
Jul

La tua considerazione è giustissima. Auspicherei un'umanità orientata verso un sincretismo religioso tale da consentire diversità meno laceranti.
Un caro saluto,
Giulia

il 22/08/2003 alle 15:26
Jul

Apprezzo commossa, il tuo sacrificio.
Un bacillo (di kok?)
Giulia

il 22/08/2003 alle 15:29

E' curioso che quel che maggiormente dovrebbe condurre gli uomini verso la pace ( il pensiero di Dio ), in realtà sia fonte di sanguinose guerre... una poesia che ha il merito di fare riflettere su di un problema davvero lacerante. Un caro saluto.
Michele

il 22/08/2003 alle 17:15
Jul

Ciao veneto sensibilissimo!
Giulia

il 22/08/2003 alle 20:11

Hai usato parole maledettamente giuste. Non fa una piega il tuo pensiero. Come al solito sai cogliere il tutto in poche righe. Come nei 10 comandamenti (che in realtà ne basterebbero di meno)
Grande grande
Ciao Fabio

il 24/12/2008 alle 12:45
Jul

Grazie, grazie.
Giulia

il 24/12/2008 alle 16:40