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Pubblicata il 21/08/2003
Pietra viscida
di corallo,
berrà la terra il mare
ed esso si seccherà
urlando.
Pietra di fuoco
lucida pezzenza
lorda e fuoriosa,
s'è fatto pane il corpo
ma sempre divo
delle sozzure sei.
Palo di noce
ficcato nel petto
del gigante buono;
non si può essere vittoriosi
privi del suo ausilio,
allora siamo schiavi.
Ti sveglierò
gridando
mio Signore,
nella notte
in cui riposerò finalmente.
Ora che ti chiedo ogni bene
tu non rispondi e imponi
che chini il capo
e dichiari l'indegnità
alla tua destra,
e nel pronunziare
invano il tuo nome.
Io,invece,
il volto ti rivolgo
e le urla che ti sveglieranno
fin quando avrò vita.
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