Un palmizio di secoli,
silenzio d’intorno,
il sole esitante su tetti lontani:
da null’altro è composta
l’ora più dolce del giorno!
E tu vivi un istante
migliore di quel che credevi:
conquista il tuo viso
un sorriso che pensavi non tuo,
rinato dall’altro te stesso di ieri.
Quell’altro a te uguale,
fantasma che giunge e sovviene
la tua spoglia figura perduta nei
sogni più strani. Quell’altro che
di sue proprie mani ti dona
una balugine di felicità,
l’inaspettato momento:
il breve e inafferrabile
plurimo mattone del Tempo.