PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/08/2003
Giran ancheggiando
vezzose
le donne in costume,
mentre i cavalieri
si fan loro intorno
in vorticosa recita
di scene antiche.

Ed io penso
a mia nonna
quando ragazza,
indossava il costume
come veste d'ogni dì
e quei gesti
eran veri
negli occhi stellati
di luce azzurrina.

Vedo lei ora
vetusta in carrozzella,
la mente annebbiata
da non riconoscer
chi la guarda.
Osservo triste
quella danza,
pallido riflesso di vita
da perpetuare
in un mondo
ormai così diverso.
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Hai ragione, questa frase é molto saggia. Lho già sentita, ma dove?
Un caro saluto
Lory

il 20/08/2003 alle 16:30

Ora ricordo quel che avevo già letto su una targa a Milano. "Ciò che sarete voi io sono adesso, chi si scorda di me scorda sé stesso".
Baci
Lory

il 20/08/2003 alle 16:32

Il tempo che passa, l'eterno ciclo della vita, persone care trasformate dalla mlattia e dal dolore...questo e tanto altro c'è in questa tua bellissima poesia, dai toni così dolci e delicati, velati di nostalgica malinconia. Un caro saluto.
Michele

il 20/08/2003 alle 16:39

dolcissima poesia del tempo che passa dei ricordi che non muoion mai bacione MG:)

il 20/08/2003 alle 20:40
Jul

Una bellissima metafora del tempo che annebbia lo sfolgorante smalto della giovinezza.
Un bacio, Giulia

il 22/08/2003 alle 15:00

In questa poesia si sente l'animo della pittrice... che coglie sfumature ed emozioni.....
bella, nostalgica, malinconica e dolce!!!
peccato non si possa votare più di 5...
diciamo 5 e lode!!!
bacioni!

il 28/08/2003 alle 00:17