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Pubblicata il 18/08/2003
Viso di cherubino.
Capelli teneri d'orecchio di cane.

Bocca imbronciata , sorriso d'amore.

Carne di statua e dolcezza di pane.

Passione di tenebra e profondo trafficare.

Riso pulito , parole leggere.

Ti volli al sapor di chimera.

Che troppo costa togliersi le bende dagl'occhi del cuore.

Non guardare dritto il fuoco, non guardare dritto al sole.

Che nel sole l'ombra si scioglie e al calore l'acqua evapora e sale.
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Tanto dolce e leggera... dal sapore vellutato! E poi c'è di mezzo il fiore di loto... che ormai sta diventando una mia fissazione! :P

Complimentoni

Roberto

il 19/08/2003 alle 01:22

Grazie

il 19/08/2003 alle 21:06

Laforgue: "[...] ed entro nel fiorito eden dai sogni chiari / dove elefanti in fregola s'intrecciano alla fioca / danza delle zanzare in fantasiosi valzer [...]"
il mio amico rimastone: "ma questo Laforgue pigliava oppio a mestoli!"

ebbene? loto a mestoli, dunque, e avanti così!

Q.

il 01/09/2003 alle 13:16