PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/08/2003
Sono solo cercando di dimenticare il mondo
che ho lasciato fuori dalla porta
o forse per ricordare quello che non ho dimenticato.

Chiuso
immerso nel buio della mia stanza
ascolto il silenzio:
un impercettibile brusio che rende precaria la realtà,
i minuti battono sull'incudine del tempo
che avanza cancellando i ricordi
strappati dal vento con rabbia
come manifesti al muro di pubblicità.

Dove sono stato non so
e cosa ho visto non ricordo,
tra presente e passato poche certezze inutili.

A volte mi perdo:
quando so che dopo fa male,
quando dovrei farlo ma non ci riesco
poi mi tradisce un sorriso
e ingenuo lascio cadere lo sguardo verso il basso.

Dei miei sogni ricordo tutto in ogni dettaglio,
è la realtà che mi sfugge dalle mani.

Capovolto in assenza di gravità
nonostante non sia un perfetto equilibrista
cerco di starci dentro ammesso che ci riesca,
mentre i miei dubbi rimbalzano
su uno specchio fuori convergenza
e i sogni... quei bastardi!
aperta la finestra, volano via
come aquiloni che hanno rotto il filo.

Cerco di cambiare per poi ricominciare,
ma lo stesso mi perdo:
quando lascio tutto e me ne vado,
quando torno e pretendo di essere ascoltato,
quando non è e non si può.

Sulle pareti finestre
come posters mi stanno a guardare
lasciando passare il vento
che non cessa ma...
attraversa questa stanza
scompaginando i fogli di un passato a pezzi
come un puzzle lasciato a metà
che non so comporre
o una immagine già vista
che non riesco a mettere a fuoco
ma mi appartiene.

Abbandonato in un deserto di ombre
vorrei ma non so dare un significato
al mio sorriso incollato sullo specchio
e sigillato in una lacrima di vetro
da solo mi perdo:
quando senza sapere quello che voglio
metto in discussione tutto quello che ho
quando rifiuto quel poco che ho
e quando ho troppo
ma non me ne accorgo.

Tento di abbattere il muro dell'eterna vittima
lottando contro il fantasma nero del mio orgoglio
e i mulini a vento della mia anima,
ma poi rimango da solo
e un'altra volta mi perdo:
quando fuggo sbattendo mille porte,
quando non trovo le parole
e una volta trovate non le dico
perché...
è strano ma non c'è un perché.

Mi perdo...
quando credo di essere sincero
e invece mento
anche soprattutto a me stesso
ogni volta che credo di essermi perso
e invece non è vero.
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