Verdure nel piatto decorato.
"Troppo aceto" mi dice
"..avevo detto poco condite!".
Rido con gli occhi. E ritorno in cucina.
Aspetto le verdure.
Bolle l'olio nella friggitrice.
Lo chef affila il coltello:
un colpo secco:
spappolato il cervello
di un astice ancora vivo.
Sul camice bianco
Sparse tracce d'interiora
E sangue e unto e sudore.
Alla gente piace esser servita:
al muratore come all'avvocato
all'ingegnere come al macellaio
per alcune ore sono loro che comandano
per alcune ore ordinano e pretendono.
"Ragazzo!"
"Cameriere!"
"Mi scusi è un'ora che aspetto..vuol darsi una mossa!"
S'incrociano sguardi:
vorrei tanto rispondere con un pugno
dritto in faccia
ma taccio e rispondo
"Mi scusi..sono subito da lei".
E sono contenti. Comandano. Hanno il coltello
Dalla parte del manico..poche ore..
E lo puntano su di me.
Festeggiano. Adorano sedersi a tavola e ordinare.
Compleannimatrimonicomunionicresime
Ebattesimiprimicompleanninatalecapodanno
Carnevaleilprimomaggioferragosto.
Mi nauseano le feste. Inutili.Senza senso.
Tradizioni. Tradizioni da rispettare.
Tutti fanno la stessa e identica cosa
Sparsi nel mondo. Orribile.
A volte invidio l'astice
A volte è meglio staccare la spina
Sparire..per un pò..nell'Assoluto..
Ma non si può.
C'è un'altra ordinazione da prendere
Un nuovo ordine
E la solita frase
Sofferta
Umiliante.
Ma mi pagano per questo:
Fingere disponibilità:
"Prego,desidera?"
Mangiare mangiare mangiare
E comandare e sentirsi Dio
Per poche ore in un'anonima osteria.