Quattro case, una piazza
Una folta schiera di anime
Formava il tuo nome.

In quella piccolezza
Si celava un grande amore
Che altrove non vedo più.
Una vecchia maestra
Cara, affettuosa
Mi donava immensi tesori
Che ancora oggi li porto appresso.

Oh! Faglia!
Ti circondavi di colline
E immensi prati
Dove la gregge amica
Allegramente pascolava.

Ricordo ancora
Quand’ero monello
Consumavo il meriggio
A divertirmi in quella piazza
Davanti la chiesa.

Ora tu,
teatro della mia infanzia
non sei altro che un ricordo.
(m.m 8 novembre 1971)