PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/08/2003
con le mani sottili
traccia sulla lavagna
il futuro dei bimbi
monelli
increduli
sbigottiti

tra essi
c'è uno triste
silenzioso
che non sa riconoscere
che il dolore
gli giunge dal suo piccolo cuore

la maestra fa fatica
ad accettare
che quel piccolo figlio
non è suo
non potrà esseer suo
e ogni tanto
ingoia un'amara saliva
per evitare il plagio dell'anima
e parlandosi dentro
si ripete
imparzialità
imparzialità

quei monelli
sono un nido
nel suo cuore
e tra essi c'è uno più piccolo
che ha bisogno di un'amore più caldo

la maestra tornerà a casa
tra le cose di sempre

la maestra è figlia
con una madre malata
con il padre partito

la maestra
ha un'amore arrangiato
che stenta sotto il velo della vita

la maestra
questa mamma di tutti
che morirà in modo banale
con tante infanzie nel cuore
lontano
da ogni riconoscenza

michael santhers- da poesie cialtrone
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Si hai ragione quando siamo stati bambini siamo stati tanti monelli e monellacci. La tua "Poesia" e' semplicemente Stupenda, mi affascina e trascina la mia memoria in un racconto (che conoscerai certamente anche tu) di Emingway, Il Gigante Buono, a volte anche le "insegnanti" fanno rivere le stesse storie.

Un caro saluto,MauMusiC

il 13/08/2003 alle 14:36

la maestra a contatto a volte con bimbi con storie tristi alla spalle, piccoli sguardi smarriti che cercano un cuore di riferimento, lo cercano abituati a non trovarlo e si rassegnano nel loro mestiere dell'infanzia, senza compenso.alla maestra l'ingrato
compito di offrirsi come riferimento ma sa anche
che coltivare quegli affetti vinti dal dolore puo' essere pericoloso per lei e per quei bimbi dai quali prima o poi dovra' staccarsi

il 15/08/2003 alle 04:04