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Pubblicata il 12/08/2003
il cane abbaiò
e pensò di aver fatto
il suo dovere

il padrone lo guardò feroce
per non averlo sentito
alleato nel suo dolore

una rondine disse
vengo da altri mondi
dove gli animali muoiono
per liberarsi

con pigrizia e dormiveglia
il gatto sussurrò
tra servo e padrone
un'alleanza ci può stare
ma le emozioni sono individuali
e diventano collettive
per puro caso
come la paura di un terremoto

il padrone si indignò
e gli lanciò un martello
e: l'ho sempre saputo
che sei un traditore

sia chiaro rispose il gatto
con te ci sto per convenienza
il tuo pasto mi giunge
con poca fatica
e i miei topi posso cercarli altrove

l'uomo capì che l'affetto
non si ottiene col potere
e quello del suo cane
era un finto rispetto

fu felice
per aver imparato
dagli animali
e non dagli uomini

michael santhers -da normalità incondivisibili tra
maschere clonate


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