Si trasformano le facce
e faticano a somigliarsi
coi ricordi
il cuore dice
faccio il mio mestiere
e non so quanto
potro' durare
mentre gli amori muoiono
sulle scie
ormai lontane
degli ormoni
lamentano i cimiteri
per la carne e' facile
ma dateci il tempo
di smaltire le ossa
si appendono le mani
alla finestra della vita
per l'ultimo tremulo saluto
si riempiono i registri
dei nuovi arrivati
e negli archivi pieni
scalzano le memorie
che nessuno piu' vuole
c'e' gia' troppo dolore
per guardare avanti
e i nuovi nomi
già portano la croce
Michael Santhers - tratta dal volume:
parole fredde