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Pubblicata il 06/08/2003

Sorridi, o triste genere umano
di ciò che hai cancellato e reso vano.

Sorridi delle tue stesse debolezze
della tua vita priva di certezze.

Sorridi di chi è in preda allo sconforto
di chi voleva amare e aveva torto.

Accetta il compromesso con l’orgoglio
e come me, sorridi sul tuo foglio…

Sorridi al vento e al moto dei pianeti
al vecchio, al moralista, ai suoi divieti

Se poi del tuo sorridere sei stanco
getta la penna…

e lascia il foglio bianco.


15mag2003
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