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Pubblicata il 05/08/2003
Chiamano

Risponderai se ne hai voglia. O se il trillo si fa troppo insistente.

Chiamano

Sono IO che chiamo


Quando e come e tu non sai .Che rispondere dalla grotta dalla quale mi parli?


Mai un –ciao-

Mai un -come va-

L’addio usuale sulle mie labbra come un bacio che si appiccica ed è screpolatura


CHIAMANO!

Che aspetti?

Prendi il telefono.
Schiaccia quel tasto e un mondo s’aprirà al tuo orecchio!

In modo intimo, bocca a bocca a chilometri di distanza

Freddezza che scioglie il fuoco

Lo scioglie in miele

Mentre io galleggio nel nulla

Nello spazio iperuranio

Galleggiare

E’ un’ odissea nell’ospizio

Odissea nello spiazzo totale

Fingo

La mia intelligenza sa recitare bene cultura che non ingoio

La mia voce mi aiuta

Ma non con te


Perché non riesce più ad incantarti?

M’illudevo d’essere sirena

E tu un Ulisse sprovveduto e incauto

Ma sono Ciclope

Nessuno m’accecato

Eppur non vedo più






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Non si riesce mai a comprendere perché e come sia possibile che un grande amore muti in indifefrerenza. Ma chi l'ha detto che i misteri sono quelli di Fatima????
Ciao Umberto

il 05/08/2003 alle 09:08

Io mi chiedo come dall'indifferenza possa nascere un grande amore.

il 05/08/2003 alle 21:07