PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 03/08/2003


ossata una corteccia
neppure ho
tra le dita dismessa
da donarti
e
un rosario non possiedo
per cantilenarti
in madreperla
dispersi i sogni e mai trovati

eppure
a ognuno la sua conchiglia
striata a calce
graffiata di penombre
e d'abissi graffita

e
sono qui
all'imbarcadero seduto
con le gambe ciondolanti
con il secchio del tempo
vuoto di ghiaia
quando paure drena
e risulte d'amore
senza aquiloni
sopra colori d'orizzonte
oranti

e
senza vento
la foschie nel cielo
stanno

come nubi accatastate
in attesa del montacarichi
che ritarda
e magari dei facchini
per scambiare tre parole

lungo sarà il viaggio
degli occhi
per vedere il sereno
e
chissà domani
al prossimo giro delle lune
il guado basso
da traghettare

insieme

a piedi nudi



a lucilla
mia figlia
casa vecchia delle aie
domenica 3 agosto 2003
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Tua figlia dovrà,in futuro,essere fiera di una cosi delicata "POESIA" bellissima immagine di vita "Interiore" Sacra icona di una futura generazione splendidamente "Orata" dalle tue dolci malinconie. E' -ASSOLUTAMENTE- Bellissima!

Un caro saluto,MauMusiC

il 03/08/2003 alle 21:37

questo canto d'amore è il più bello che tu abbia mai scritto

e niente altro che
un piccolo bacio
Kat

il 03/08/2003 alle 23:06