PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/08/2003
Brutta è la paura,
e ancor più brutta
la paura di avere paura.
Io sogno un luogo,
dove il mare
incrocia la terra.
Là, dalla Punta del Gallo,
gli uomini narrano
la vita che verrà.
Verrà, quando la paura
non sarà più che quella,
quando ieri sarà
finalmente ieri,
quando oggi sarà
finalmente domani.
Verrà, quando
non sarò più grande,
quando sarò
di nuovo bambino
con le mani aperte,
le braccia tese,
pronte ad abbracciarti.
E dalla Punta del Gallo
il mare ascolterà
le storie degli uomini,
placido s'adagierà
sugli scogli,
per accarezzarli.

Per una piccola donna. Talmente piccola che leggera, leggera, danza tra le mie dita.
Marco



  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Conosco quella paura, è talmente forte che prende allo stomaco e ti impedisce quasi di pensare, ti impedisce di dare un abbraccio quando ne avresti una voglia matta, ti dice "scappa" quando tu vorresti invece...restare...
Fai un respiro profondo, pensa a una bella passeggiata su quella spiaggia, anzi ritiro tutto, smetti di pensare e prova a ricominciare a vivere, io dico che si può lu

il 02/08/2003 alle 21:17

Il giorno che smetterò di pensare sarà quando la mano dell'ultima donna, o dell'ultimo amico, mi sfiorerà appena, per salutarmi. La Punta del Gallo non è una spiaggia, ma la punta estrema del molo di Portoferraio. Tra il fuggire, ed il restare, preferisco vivere.
Un bacio. Marco

il 04/08/2003 alle 14:51

Dolce amica mia,
le tue risposte sono straordinarie, come del resto le tue poesie. Ed ogni volta, leggendoti, sto a pensare quanto deve essere bella la tua anima. Qualche anno fa, scrissi: "Quando arriva il buio, soltantanto chi possiede i colori dell'anima emana la luce, illuminandosi. Tutti gli altri rimangono al buio. Chi ha la fortuna di conoscerti, del tuo fascio di luce s'illumina. La poesia che ho scritto rivela un mio sogno, ricorda la terra che amo (La Punta del Gallo è il punto estremo del molo di Portoferraio, isola d'Elba), di quello che poteva essere stato, di quella che poteva essere stata la mia vita. Però voglio aggiungerti che si sono vulnerabile, ma tra il dare e l'avere, fermo restando i miei dolori, non sono in credito; per tutto il resto è colpa mia.
Un abbraccio grande.
Marco

il 04/08/2003 alle 15:12