Simpatica e " succosa " poesia, molto estiva. Un salut caro.
Michele
Una poesia che infonde gioia e freschezza in questa estate africana con un semplice cocomero.
Un abbraccio di corsa, Cesare
di solito l'anguria la mangio e basta
mi hai fatto venir volgia d assaporarla
Lirica simpatica, fresca, estiva ma un po'...lussuriosa.
Così la leggo io e..mi piace molto. Come l'anguria e qualunque frutto proibito fresco, sanguigno, da addentare, mordere, suggere, bere...!
Er
Io l'anguria non la amo proprio e non pensavo che ci fosse poesia nello sbrodolarsi e nei semini sputati in maniera malcelata ed un pò sguaiata...
Ma invece può esserci e solo una questione di prospettive e lo dimostri
Ciao Umberto
Non ti piacerà l'anguria forse perchè temi di appiccicarti un po' mani, bocca e pensieri, ma ci si può sbrodolare e sputar semini anche con malcelata eleganza.
Giulia
Grande... "...sciogliere il palato in rivi di sapori..."
e i semi neri... e alla fine anche la buccia, "offesa dell'affronto che ostenta un duro broncio verde lividoooo... che descrizione geniale.
Sto leggendo queste in dicembre, sicuramente le rileggerò anche la prossima estate. Ora passo al melone e prosciutto, poi il venditore di cocco, poi insalata di riso... ho sbagliato però. Ho già letto il gelato che dovevo lasciare da ultimo...
Grande
Fabio
Evidentemente ho trovato un correttore di bozze ai mei scritti perchè se il senso è quello che proponevo il verso è modificato.
Ciao, Giulia