Meco altrove
ti trascino
verso solitarie rive
dov'è buio il silenzio
che tace lo sguardo
alla notte ch'avanza.
Lontano
tra i rami nebbiosi
di un corvo tetri
s'odono i lamenti;
e lucidi riflessi di luna
animano tremule onde
che glauche bisbigliano
nell'ombroso sottobosco.
In un lago d'ombre
s'arena di noi
l'eco di un sorriso
in taciturna danza di morte.
E nudo di te
meco altrove
ti trascino
per dimenticarti
perfetta com'eri.