Ho visto un cane,
mi ha sorriso.
Mentre tu carezzavi i gatti bianchi
e i loro peli si fermavano sulle tue mani
Belle e piccole
non maschili, peccato.
Avresti potuto essere abile
padrone di contado.
Qualcuno ti salverà.
Dal gioco con le carte dispari e d’un seme diverso.
Forse la speranza
che irraggia questi tuoi passi,
che correranno presto.
Presto!
Ci vuole il resto dei soldi, del cibo
del sogno
per carpirne il significato.
E quando sarai ancor più lontano
mi avrai già scordato.
Io, per conto mio
t’ ho già digerito, pagato e mangiato.