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Pubblicata il 31/07/2003
Piccolo bimbo
vaso di argilla da foggiare
in amore paterno e materno.
Plasmato in madre terra
modellato in acqua di vita
pregno di cristallina purezza
ricolmo di spirito nuovo.
Vaso di argilla
crescente in lavoranti mani
elevandoti al cielo
nutrito con baci,
rabbie represse,
e paure ed urla sopite.
In te ferite dimenticate
incrinanti il guscio dell essere
piangente per abbracci negati,
formato in amore.
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...se sei nuovo...benvenuto ...e se il benvenuto si vede dal mattino...bravo!...bella lirica e..che contenuto!
Bella metafora sull'educazione ...i bambini sono proprio delicati e stupendi vasi di argilla...lo sviluppo della loro forza, carattere e equilibrio e nelle nostre mani..

*****
Hola
Marco

il 31/07/2003 alle 22:17

E' proprio così, se non avessi un figlio, sicuramente cercherei d'impastarlo con l'argilla, sperando che da un vaso non diventi una botte! Un abbraccio e un benvenuto StellaMarina

il 31/07/2003 alle 23:29

che ti posso dire, se non ringraziarti di cuore, per le bellissime parole.

Marco

il 01/08/2003 alle 12:11
Jul

Il pensiero è molto bello, la metafora è riuscita, devi darci però di più con il tornio per modellare il ritmo e lo stile. Non te la prendere non sono un critico letterario ma una che come te si diletta nello scrivere. Penso che sia giusto anche scambiarci questi commenti fra di noi.
Un caro saluto, Jul

il 01/08/2003 alle 19:10

Ti ringrazio per il suggerimento, per quanto concerne lo stile, si evolverà con il tempo, e per il discorso del ritmo, forse anche quello si evolverà, anche se il mio scrivere, segue il ritmo dell'improvvisazione 99 volte su cento, tengo comunque presente il tuo consiglio

Marco

il 02/08/2003 alle 08:00