PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/07/2003


La penna mi frigge tra le mani eccitata d’inchiostro,
mi scotta tra le mani come pietra focaia:
“..scrivi..ti prego scrivi dammi senso…una poesia soltanto…un tormento..un giocoso componimento…ti prego scrivi dammi senso..”

“zitta brutta schifosa,
pezzo di plastica inutile,
zitta,
tu che ti spacci amica per trasformarti poi
da penna in pugnale
zitta, col tappo che ti metto come un bavaglio in bocca,
smorza la voce e il tratto
che oggi non concedo nemmeno a te il gusto del compiacimento delle mie nevrosi, zitta ti dico..!……………..

Ma la vogliosa si bagna
sbava d’inchiostro
si sbrodola di nero
mi prude tra le mani come un’ascia di guerra
come un uccello
ma Toro Seduto è morto da duecento anni
e nel testamento come ultima volontà ha lasciato scritto solamente “AUG”.
Quindi sotterro l’ascia
ripongo l’uccello nella patta
e lei
indispettita come una donna vecchia che non se la tromba più nessuno
mi si rivolta contro
mi punge come un’ape
macchiandomi di blù
con l’arma segreta di un pungiglione a sfera.
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non mentire...quell'arma si piega docile alla tua volontà...le tue mani la mastirbano inondandomi di eiaculazioni emozionali...

il 29/07/2003 alle 12:31

Quanta ironia in questi versi .. e quante verità sul ruolo consolatorio ed onanistico deoi versi... Non è che PH sta per Pippaioli house
Umberto

il 29/07/2003 alle 17:39