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Utente eliminato
Pubblicata il 25/07/2003
Carne della mia carne stringo al petto
bianco a respingere il buio intorno

perché t’avvolga la luce d’un gesto
per tutta la vita che ansiosa t’aspetta

di me tu sei propaggine inconsapevole
metafora d’amore cercato a tentoni

ti guardo come si guarda un fiore
dischiuso in mezzo a siccità perenne

ancora tra le mie gambe appesantite sei
come quando ho gridato la libertà imminente

e abbandoni esili braccia tra le mie più forti

e mi sorridi con labbra d’innocenza disarmante

sono morbide le lenzuola che ci avvolgono
e la tua pelle rischiara le pieghe della fatica

tu sei acqua che disseta il mio corpo
sfinito dall’invidia dell’altrui maternità …

(Crisalide)
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Difficile commentarne il contenuto quando la tristezza traspare evidente. So che mi ha commosso e ...
Con affetto, Saby

il 25/07/2003 alle 09:28

Profonda e dilaniante introspezione senza veli ... non è facile trasmettere questo tipo di pensieri ... tu lo fai con molta violenza ... ma forse ... non era possibile farlo diversamente ...
Letta e riletta ...
Un saluto
Cristiana

il 25/07/2003 alle 11:02

Sentita, sofferta, vera!

Non ho altre parole per descivere il tuo lancinante "grido di libertà".

Fausto

il 25/07/2003 alle 11:25

...dolcissima. Lorella
ti si legge camminando su un'onda leggera

L.

il 26/07/2003 alle 01:07