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Pubblicata il 25/07/2003
Giovane canto di uomo solo,
e via, calda e luminosa,
come una giornata,
densa e stretta ci sudo e non ci voglio stare.

Ciao, posto che non t’ho mai cercato.
Torno a una casa che non ho mai voluto,
ad un lavoro che non mi ha mai appagato.

Ciao mare che vieni e vai e torni.

Vado via,
in un treno che non ha i binari per tornare.
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Quanta insoddisfazione esprimi tra questi righi...mi ricorda un periodo della mia vita in cui scrissi: Non è la mia vita"...mi sentivo l'inconsapevole protagonista di un film giallo.....e me ne portavo il peso ogni giorno addosso.....ma poi è passata....e passerà anche per te....vedrai, rimarranno solo questi versi a ricordarti che allora non vedevi cio' che hai di fronte.....
In bocca al lupo

il 25/07/2003 alle 08:38

è una poesia di qualche tempo fa, in effetti non ero molto allegro...periodi. mi piaceva per tanti motivi e l'ho messa in rete.
grazie del commento, mi fa piacere sentire chi si riconosce in attimi, anche se sono passati per tutti e due..

kalema

il 25/07/2003 alle 09:49

grazie.
questo richiamo alla muscia mi fa sempre piacere.
ti ringrazio.

kalema

il 25/07/2003 alle 09:53

i binari talvolta diventano un prato di margherite ed i sogni ti fanno tornare la dove sempre c'e' il mare,canta e lasciati andare, non ti remare contro...


cia' LUna

il 25/07/2003 alle 12:12

questa era un po' una fuga dal sogno, a buon fine, credo, anche se la strada è lunga...

come sempre grazie.

kalema

il 25/07/2003 alle 13:18

canta, mi piace sapere che lo fai con le mie canzoni... e vola con il dseltaplano che hai sempre sulle spalle, grazie, come sempre..
kalema, baci

il 27/07/2003 alle 19:13