PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/07/2003
Sono a pochi passi dal bivio
di quel vicolo dimenticato
Le gambe non vogliono procedere.
La gente mi sorpassa curiosa
Qualcuno mi saluta
Ma non trova risposta.
Quell' angolo mi fa paura
E non riesco a superarlo.
I tarli mi rodono il cervello.
Andatevene!
Le ginocchia irrispettose tremano
mi appoggio spalle al muro.
Devo mascherare l' imbarazzo.
Se ora buttassi un sasso nell' acqua
si formerebbero dei quadrati
tanto è il dubbio sulla realtà.
Una parola diversa mi persuade.
Un viso angelico mi sorride.
Ora guardo in su se il cielo è lì.
Non sono in un pozzo
ma una stella mattutina
posso vederla comunque e
seguo la sua luce come un automa
E mi lascio alle spalle quell' angolo.
L' orologio del campanile mi saluta
e i suoi rintocchi mi attirano.
No! Non è tardi.
Il portale accoglie due anime
Una ritrovata e una immacolata.
Un gemito tra le mie braccia.
Mia figlia si è svegliata da un breve sonno
io da un lungo e inutile letargo.



Saby 1972 Qualsiasi errore commesso lascia una macchia sul quaderno della vita.
La consapevolezza di aver sbagliato fornisce nuove e bianche pagine.


Queste righe o poesia che dir si voglia, desidero dedicarle a Jul e ad un suo commento precedente. Lei capirà.
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Jul

La tua confessione mi ha commosso e mi immerge profondamente nella mie malinconie e nei miei ricordi di figlia.
Grazie, un abbraccio,
Giulia

il 21/07/2003 alle 18:33

Mi sto accorgendo che sto commuovendo a destra e a manca e non so se esserne contento o meno.
Comunque sia grato ai commenti favoreli tuoi e di altre donne. Questa poesia l'avevo scritta nel pomeriggio di quel giorno stesso come fosse una liberazione, dopo il tunnel degli atei, e non è gran chè, se non fosse per il risultato.
Un tenerissimo ciao, Cesare

il 21/07/2003 alle 20:16

Amico mio, non è mai tardi, anche se a volte sembra che le porte siano ormai tutte ben chiuse.
E il cielo è ancora lì, talvolta tetro e beffardo, a
volte carico di nuvole nere e minacciose. E' banale
a dirsi ma la vita di noi mortali, molto effimeri, è sempre un gran soffrire, seppur da vivere...
Salutoni, Vitale

il 22/07/2003 alle 22:15

Sono pienamente d'accordo con te, ma dopo la morte prematura di mia madre avevo perso fiducia in ogni cosa e... "blasfemo" e uno sfogo di allora.
Ricambio con affetto i saluti, Saby.

il 22/07/2003 alle 22:38