Mi distendo a croce
su di un letto d'erba fresca
chiazzato d'oro zecchino
e verde in sfumata ombra
sospiri miei
il vento porta lontano
oltre le violate cime
di un'anima fragile
respiro il calore del sole
che accarezza pensieri
come mani a scrutare
tra pieghe di pelle svestita
giacciono immobili
accanto al mio corpo
silenti fantasmi azzurri
di un passato presente
schiudo le gambe
a una primavera in boccio
per lenire ferite aperte
di ricordi e dipartite
ora sono al sicuro
in questo ritaglio di mondo ...
(Crisalide)