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Utente eliminato
Pubblicata il 20/07/2003
Fu durante l'intermezzo,
quando la musica pare singhiozzare,
che mi prendesti la mano...
La musica, flebile, saliva
e si proponeva ai sensi nostri
dimessa, scontrosa quasi...
All'improvviso ariosa
ci catturò e ci oppresse
con la sua potenza..
Prendesti la mia mano all'improvviso,
quando la melodia,
dopo accorato crescendo
pare finire,
ma torna, invece,
quasi in singhiozzo..
come un'onda che travolge
e muore poi sul bagnasciuga.

Attimi immobili nei ricordi,
emozioni fortissime, sospese
come nuvole d'oro di un tramonto
d'agosto...
paralisi della mente,
impotente a sopportare
tanta inattesa tenerezza:
questo mi resta di quel giorno..

L'anima e la mia vita ti avrei dato
se la musica non fosse mai finita,
se realtà non fosse sopraggiunta
a ferirmi, a ferirti...



Colonna sonora: "Intermezzo"
da "Cavalleria rusticana" Mascagni
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Una lirica nella quale hai saputo dosare le parole e imporre ritmi davvero in modo sapienziale. E conduci il lettore a sintonizzarti col tuo cuore e le tue emozioni.
Er

il 20/07/2003 alle 09:53

Restando nell'ambito del melodramma italiano, questi versi così carichi di nostalgia che lentamente conducono il lettore ad un comune sentire, mi fanno pensare a "E lucevan le stelle" .
Ma per non distogliere l'attenzione dalle tue parole ho provato a rileggerla con in sottofondo un brano di G. Mahler: ancora più struggenti.
Un abbraccio
Gaetano

il 20/07/2003 alle 13:02

Un crescendo di passionalità a pari passo con la musica che annoda note sapientemente.
Un sogno in musica...
;-)
M'

il 20/07/2003 alle 15:32

E' vero le tue parole sono musica.........
ho ritrovato un vecchio foglio con parole simili alle tue..........incredibile...........presto la scrivero' e capirai........il destino ci unisce amica mia........
Valia

il 21/07/2003 alle 13:16

le tue parole sanno come lucidare i cuori...GRAZIE.

il 27/07/2003 alle 03:58