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Utente eliminato
Pubblicata il 19/07/2003
Naufrago, fra le onde della mia memoria, l’odore di quel sogno,
di quel filo che invisibile mi lega e stringe a te.
Io che nemmeno riesco a ridere.
Io che ho sempre dimenticato.
E mentre stringo forte la corteccia dura del mio cuore,
sotto il dondolare molle di foglie cadute,
io ricordo.
Non era poi così dolce il tuo profumo,
eppure continua a battere come tamburo nel mio petto.
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Il ricordo di un naufrago, che non hai dimenticato! scovolge la forte corteccia? ma.... il cuore non è di legno!! un filo, un sogno, un ricordo un modo x dire....ho amato!
Bella!!
Er.

il 20/07/2003 alle 22:46