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Pubblicata il 19/07/2003
Tacevi, ma odiavi il silenzio
allor, impulsiva, la lingua
preferiva parole banali.

Ascoltavo, delle tue mani guardavo
i gesti brevi, decisi, indecifrabili
come il dondolio delle chiome degli alberi
sopra le nostre teste.
Quel fruscio mi risveglio' un ricordo
.da giovane sognavo la mia occasione-
un uomo che sapesse parlarmi d'amore
e di cose belle,
che sapesse dare rispetto e comprensione.

Ti incontrai, ti sentii parlare,
affascinata dalle tue parole ti seguii
come i bimbi del flauto magico, poi..........

Poi il tempo, impietoso tutto stravolse,
or è rimasto solo un ricordo,
o forse è stato un sogno?


1993 mablu
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