Poesia tutta raccolta sulle alte pieghe del ciglio degli occhi che guardano senza il desiderio di vedere, nella malinconica distesa di un'intima e sorda sofferenza interiore. Esemplare nella secca capacità espressiva della parola, mai cruda tuttavia pur nel dolore insinuante.
Un caro saluto.
Max
Bellissima!
Tra l'altro mi piace tantissimo
il gioco di zapping altalenante
tra parole quasi rabbiose ed altri dolci:
"...di schianto...cullano un lento tepore...
squarcia...sciolgo..."
Con stima ed amicizia.
AIRBAG.