PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 18/07/2003
Si ride di chi, al riflusso della marea,
ancora rimarrebbe sull'umido letto,
dove non è che aspra distesa di pietre
e cocci scheggiati, immobili -crepitanti
di dolore all'offesa della risacca.

Di un simile folle si ride -a ragione:
eppure tra quelle rovine del turbine
confuso, attraverso le sottili nebbie,
spesso è possibile scorgere la luce
di splendide gemme, in ottusa furia

da avidi atroci oceani affinate:
in questa dannazione di bellezza vedo
riflesso il tuo misero destino,
caro -sconosciuto essere dimenticato!
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

un pensiero sconvolgente
per destini storpi e doloranti

bravo
baci
Kat

il 18/07/2003 alle 00:29

Una bella poesia per un tema delicato.In una civiltà dove ogni cosa è una droga concessa,chi usa sostanze vietate diviene automaticamente un bandito,un escluso,una solitudine.Io credo che il danno sarebbe di molto minore,sulla società e sulla persona se si attuassero politiche differenti.

Bravo Lorenzi
Malcom

il 18/07/2003 alle 10:29

è vero si ride e si continua a deridere chi si scontra con l'Assurdo e lotta senza illusioni,chi cerca,sfidando,l'autenticità della propria vita e si vede deriso e escluso da chi non sa cosa sia la consapevolezza da chi si accontenta senza pensarci della mediocrità di ciò che ci circonda(e quindi si accontenta della propria mediocrità),bravo comunque,ciao

il 18/07/2003 alle 19:38

Mi ritrovo solo ora a leggere questa tua...
condivido pienamente il tuo messaggio nel commento di risposta a Malcom.... Bravo..sono felice che qualche essere abbia saputo leggere a fondo in quel cuore..nei cuori ribelli desiderosi di arrivare prima a quel dio morto e mai trovato neanche all'angolo della strada. Sono felice che tu ci sia!
albachiara

il 26/07/2003 alle 10:31

...se ben hai notato ho scritto quel dio ..minuscolo per rendere un concetto tipico di un'epoca di contestazione..forse tu sei più giovane. Non so a questo punto a che Dio tu ti riferisca..e non mi interessa scoprirlo quì in questa sede... non mi trovo d'accordo al fatto che ponendo un Dio all'esterno Esso non possa amare i deboli...Mi trovo anche in disaccordo sulla loro protesta non spirituale, come tu asserisci.. alla fine di ogni conto, ogni individuo tende alla liberazione, a ritrovarSi in se stesso ed in Lui (per me stessa cosa..perchè Dio non è al difuori di me, ma parte anche di me..)..Cmq mi rendo conto che sono solo parole che scorrono..perchè la verità è Una..almeno in questo spero tu sia d'accordo!! Un abbraccio....albachiara

il 28/07/2003 alle 13:47