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Utente eliminato
Pubblicata il 17/07/2003
Il sole era alto
nel cielo d'agosto,
qualche nube qui e la'
frastagliava lo sfondo,
dal caldo protesi
i miei occhi sul fondo,
del torrente di acque
le piu' celesti del mondo.
E vidi due occhi,
di verde smeraldo
e la bionda chioma,
come le spighe del campo.
Fui colto d' amore
improvviso e profondo,
e protesi le braccia
in un abbraccio nefando.
Affogai me tapino,
nelle acque del corso,
e solo vagando
nelle nebbie dell'Ade,
che io seppi
con sorpresa e sgomento,
che io fui innammorato,
di me stesso soltanto.
E divenni Narciso
un simbolo perso,
di amore per l'ego:
solitario e perverso.
Nella mia breve vita
amai me soltanto,
ma ebbi sventura
ed il finto tormento,
di morire di dentro
quando il sole era alto,
e belta' mia splendea
come oro e argento.



Occam.
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Jul

Gli artisti sono tutti un pò narcisi, si salvano quelli che ad ironia son ben decisi.
fisichella, barrichello e ciumachella,
Jul

il 17/07/2003 alle 15:45

ecco, Giulia, la poesia mi e' piaciute, tu mi hai fatto ridere, e Lamberto mi chiamera' ancora la Donna ridens....tutto normale...Hhahaha...Luna

saludos a tutti edue...

il 17/07/2003 alle 16:51

Fantastica.
Magnifica.
Sei grande...
ciao

il 17/07/2003 alle 19:06

Bravo, complimenti,
in questo mondo di narcisi i tuoi versi spiccano di delicata emozione.
Mi complimento!
M'

il 17/07/2003 alle 20:16

ricordando un grande amore(poesia precedente) sei diventato l'amante di te stesso? chissà se è una soluzione naaaaaaaaaaaaa non ci credo ma la poesia è da incorniciare
bacione MG:)

il 17/07/2003 alle 21:48

si caro amico e sono sincera ...mi pèiace davvero mi comunica la giovinezza che sta andando via e leggendola potrei illudermi di esserlo ancora che dici??? bacioni MG

il 18/07/2003 alle 21:20