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Pubblicata il 17/07/2003
L'eccesso adula l'oscurità,
nel tergo del giovane
vibra alchemiche sensazioni,
nell'oceano annega impietoso
l'assurgere della prudenza.
L'eccesso è dentro l'atro,
esplora fugaci visioni
come le nubi impalpabili,
effimere, ingenue forme
sinuose,
nell'infinito zenit ceruleo.
Quale emozione abbiam vissuto?
Nell'ora, nel tempo,
di una tacita notte,
sotto una fulgida luna,
ridente venere danzante,
figlia del deserto,
madre dei laghi,
musa ispiratrice
di labili sentimenti.
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