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Pubblicata il 15/07/2003
Il frac è la posa,
le scarpe di vernice
son lo specchio oscuro
e la voce è musicka
soavemente colma di tenebra
che per Queztal Cococca,
la sposa donna-uccello,
risuonò, non nascondendo i canini
che nell'anima già crescevano:
>Timidi baci e baci di fanciulla,
baci di bimba che sanno di nulla,
baci lunghi colpevoli innocenti
e doppi baci e baci lunghi e ardenti*<
La brillantina è abbondante,
nero corvino i capelli
adesso illuminati dalle candele,
un cerchio attorno l'inutile prigione
che non lo fermerà,
un principe con le nere ali
con occhi come spilli
infuocati e gelidi
e canini che crescono
in discesa verso gli inferi
allungati dallo scorrere
della pellicola e della morfina.

La stanza è vuota:
s'apre una finestra.


* canzone popolare ungherese


Evol4Ever


Colonna Sonora: Current 93: Soft Black Star
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