PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/07/2003
Siamo stati troppo a lungo lontani.
Non ricordo neanche l'ultima volta che ti ho vista andar via.
Ma ora, come presa da nostalgia, sei di nuovo qui.
Sei stata calciata, scacciata,
confinata nel più buio dei deserti.
E adesso sei tornata a bussare alla mia porta.
Forse per vendetta.
Consapevole del fatto che non posso non aprirti.
Così ti insinui nella mia mente, come una serpe
Avida di ogni mia illusione.
Gravida di nuove incertezze.
Tu che come nient'altro sa fare
riesci a cingermi l'anima in una corona di spine,
ridi beffarda alla vista delle mie lacrime.
Scateni la confusione nella mia già annebbiata mente,
offrendomi domande a cui non posso rispondere.
Perché ogni volta che provo a scrutare dentro di me
stringi la morsa che incatena il mio cuore.
Nemmeno mi concedi di sfogarmi con la voce,
di urlare al cielo quanto ti odio.
Perché ogni volta che una parola prova ad uscire
blocchi la mia gola in un silenzioso nodo.
Pregarti, implorarti, per avere almeno una breve tregua
si rivela un'azione tristemente inutile,
essendo impossibile ragionare con la tua crudeltà.
Combatterti, respingerti, provare ad allontanarti
niente di più sciocco, pensando che basterebbe solo un bacio
per annientarti ancora una volta.
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..bhe..c'e' sempre un dare..e un'avere, non scordarlo..Cia'
Luna

il 14/07/2003 alle 18:18