Giorni sprecati nell’ozio
e nell’apatia
di un vivere difficile,
sempre più esigente,
sempre più pressante,
sempre più alienante.
Amalgama improbabile
di caldi suoni
che percuotono
lembi di coscienza;
strascico di un sentimento
appena abbozzato;
amaro
come il gusto della vita.
E penso che quando
gli ultimi granelli di sabbia
scivoleranno fra dita
vecchie e ossute
rimpiangerò amaramente
questo tempo dilatato,
questo vagar nell’anima,
questo lusso che è privilegio
del soffrire.