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Pubblicata il 11/07/2003
A Luisa, negli anni
(Il mio semplice omaggio, un frammento di te che non muore)




Destinata a brillare quel poco
Ricordo con l’occhio socchiuso
Il corpo sinuoso , semplicità seducente
Riverbero caldo del tocco
Di vestale la lenta movenza
E lo sguardo, giaciglio perduto
Nell’intimo suono il respiro

Acerba e gia morbida seta
Segreta, Pulita

Piegasti cedendo il debole ramo
Al patetico e buffo destino
In un lampo del tempo
Tra la luce e lo schianto
Portando con te le parole non dette
Promesse e sospiri , inviolata e lontana.

Come edera secca
Il tuo ultimo canto
Si spegne tra intonaci
Di vecchia calcina

E io passo tra sterpi bruciati
La polvere odora di caldo
E ricordo la voce
Il sorriso degli occhi
E io passo ogni tanto
Dove ti ho salutato
E son qui a salutarti.
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Un frammento, un bagliore, che riesce ad illuminare di sé una splendida lirica...e che sa sedimentare profonda emozione nel lettore. Sereno week end Montecristo!
Max

il 11/07/2003 alle 12:50

grazie Sonia, se t'ha emozionato vuol dire che un po vive ancora,

Montecristo

il 11/07/2003 alle 13:06

Max il tuo giudizio è sempre profondo e gradito.

Buon week anche a te

Montecristo

il 11/07/2003 alle 13:07

...rimembranze che fulminano il mio povero cuore massacrato, chi, che cosa potrà più attanagliare le mille voci di tormento che mangiano la mia mente depressa dalla pioggia di foglie secche che ritornano dopo tanto tempo nei miei incubi peggiori...

Un saluto e complimenti
Soll

il 11/07/2003 alle 13:45

condi(vivo) le tue parole
anche l'incubo è il grido dell'indimenticabile.

Ciao
Montecristo

il 11/07/2003 alle 13:50