Oh, la mia bella visitatrice,
il demonio nella mia stanza,
che grazia…che splendore, oscura e luminosa.
Quelle sopraciglia perfide ti danno un’aria strana,
e non da angelo.
D’un velo nero sei coperta, odori di selvatico,
so cosa vuoi, tuffati nella mia carne,
come una belva crudele, implacabile,
nel mio corpo non c’è fibra che non gridi.
Io ti amo così, ti combatto,
ho esercitato i denti in questo singolare gioco,
mi spingo all’attacco, mi ferisco in assalti.
Tu felina io lupo, un lupo misterioso, affamato.
Fermi, ci fissiamo negli occhi,
poi improvvisamente sprigioni la tua aggressività,
la tua mano scivola velocemente sul mio cuore.
Non cercare!!!
L’hanno divorato il dente feroce della femmina.
Verso di me silenziosa scivoli, e mi dai carezze con le unghie,
senza collera mi colpisci, sorpresa e dolore,
nella schiena mi fai sentire il tuo amore,
una tremenda botta mi hai mollato.
Aihh! Non voglio farmi rompere le ossa, amo la mia schiena,
ma tu conosci la carezza che resuscita i morti,
molti lividi mi lascerai quando giungerà il mattino.