PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/07/2003
un concerto di fragole e panna

ho visto mangiare una pesca

come la tua carne

oppure come i camerieri

che tagliano in vortice

la buccia dell'arancio

così come il tuo vestito

così l'ho visto tagliare e frantumarsi

ed io frantumato

gli occhi

di per se

anche senza vestito

la tua pelle mi è chiara

come poi lo è davvero

la tua carne

le mie dita conoscono

e come zoccolo di capra e di diavolo

il rosso non andrà via lavandolo

ed io lo ammetto come una sconfitta

un pò di musica

mettendo insieme sorriso

e quella mano tra i capelli

e le ciglia e il sorriso

ed i versi

come dei versi

delle più semplici canzoni

fatte e rifatte

ed ogni mio urlo

si copre con la radio

più alta

perchè sono il diavolo venuto ad indiavolarti la vita.

quella sfoglia

di cioccolato

che è la tua anima

cialda calda

che si sfalda

in milioni e milioni

di briciole

ogni briciola un bacio

avuto e riavuto

poi il letto si sfonda

l'universo si sfonda

i ricordi

decadono

e le cose

sapremo degli anni

con il carbonio 14

perchè il ricordo mai più arriverà

a sapere quanti strati

di pelle

e materia

di donne che ho nelle mani

o di sangue

o di cuori

stretti

presi a pezzi

rivenduti al nero

a chi ne aveva un pò bisogno

e negati a chi ne aveva troppo bisogno.


così ogni volta

che mi ricordo che

uno specchio

mi ricorda chi sono

dove sono

e con chi sono

con quel movimento

delle mani tra i capelli

e le cosce

le labbra

mettendo insieme

nella più stupida delle canzoni

la rima sorriso e- il tuo bel viso-

capisco che l'amore è cosa banale

quando c'è

l'amore è cosa banale

anche quando non c'è

tanto la rappresentazione è la stessa

e chi verrà mai a controllare.
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