Non più sconfitte,
non più vittorie,
parole scritte
trafiggono a volte
la mia noia,
non quella di altri.
Fuochi accesi
per impedire al buio
di penetrarmi nel sonno
attirano fantasmi
che riprendono a ballare
sull’esanime coscienza
inchiodata alla croce
di infinite consapevolezze.
Il malto
confonde i sensi,
devo alzare,
per non perdere il filo
di ciò che non controllo.