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Pubblicata il 07/07/2003
Ho trapassato
il sorriso ironico di un'alba
col piglio sicuro d'una facezia amara
con lo sbadiglio di chi muore ogni sera
ed al mattino rinasce in silenzio
senza nemmeno lo sfogo di un vagito
E sono ancora per le strade del mondo
fatte di istanti d'acciaio e porcellana
fatte di chilometri di niente
fatte da un vago e troppo inutile ingegnere
Che uomo strano! Senza sorrisi e l'attitudine al dolore
non si è curato di fornirci
il motore
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Assai creativa e fascinosa Andrea, fortemente evocativa di uno stato d'animo che ondeggia tra incanto e disincanto, incontro e scontro, sorriso e amara ironia, aspirazione-compressione-scoppio :-)
Un formidabile finale di versi! Molto piaciuta.
Salutoni cari.
Max

il 07/07/2003 alle 16:21

Grazie, Max. Hai capito come al solito lo spirito e il senso della poesia.
Un caro saluto a te
Andrea

il 07/07/2003 alle 16:30

Grazie, Stella..Come ti dicevo prima, poi ne parliamo...un bacio
Andrea

il 07/07/2003 alle 17:33

Grazie, Ale.
Un bacio a te
Andrea

il 07/07/2003 alle 21:39

Grazie, Lamberto. Già...forse sono giovane e per quanto razionalmente capisca che la vita non ha alcun senso, salvo inventarsi una religione che ce ne fornisca uno, certe mattine è alquanto pesante alzarsi. Mi fanno piacere i tuoi commenti perchè vanno sempre in profondita...
saluti a te e al Colosseo

il 08/07/2003 alle 08:46