Che tristezza... questi casali un tempo abitati adesso si trovano abbandonati. Restano immobili, in mezzo ai campi, come sentinelle protese verso un nemico che non c'è, come un patetico " deserto dei tartari "... è bellissima, la tua poesia, così ricca di suggestioni e di ricordi... un carissimo saluto.
Michele
...un modo meraviglioso e tenero di ricordare il nostro passato, estremamente duro e difficile ma di una enorme suggestione...
un bacio
Ivo
E se i bambini non fossero per nulla allegri il padre un alcolizzato bestemmiatore la madre stanca di una vita a faticare ed il casale umido e foriero di reumi. Be sarebbe un'altra storia. Scherzo Marzia Baci
Umberto
Grazie MARZIA ....mi riporti in un passato in cui molte volte mi rifuggio ...ed è bello rivivere certe emozioni.
Bravissima. Bacioni ......GABRIELA.
ciao Michele, la campagna fra l'Umbria e le Marche è piena di questi cascinali abbandonati......ne ho visto uno che mi ha profondamente ispirato, qualche giorno fa, e ho immaginato la vita che lo animava in un passato neanche troppo lontano.
grazie per il bel commento
un bacio
marzia
ciao caro amico,
ogni tanto mi diletto ancora con i pennelli.solo che ora hanno la veste di una tastiera, ma il risultato non cambia.
un bacione tenerissimo
marzia
ciao Ivo,
il cascinale in questione l'ho visto al confine fra Umbria e Marche qualche giorno fa, al limitare della E45....e ho dipinto questo quadro di tempi andati.
un tenero abbraccio
marzia
Tina carissima, noi donzelle abbiamo veramente una fantasia incandescente! Come ci piace sognare, eh? a me moltissimo, soprattutto perché in un cascinale io ho vissuto i miei migliori anni, quelli dell'infanzia, lassù nel Friuli da un vecchio zio allevatore.
un bacione
marzia
il tuo cinico realismo non impedirà ai miei sogni di prendere il volo, caro Umberto.......eheheh
perché non cerchi di vedere le cose dal loro lato migliore? C'è sai, basta solo metterlo a fuoco.
un bacione
marzia
quel cascinale, cara amica, è la nostra infanzia dorata. Guai a perdere quell'incanto, sarebbe la fine del nostro sentire.
un abbraccio
marzia